La Rabatana è il più antico rione della città di Tursi ed è stato il primo nucleo abitativo di Tursi ed è letteralmente circondato per ogni lato da profondi e inaccessibili burroni. Intorno alla metà del V secolo i Goti costruirono il Castello, attorno al quale sorsero le prime case in pietra e si costituì il nucleo primordiale di Tursi, che crebbe a seguito dello spopolamento di Anglona (ora frazione di Tursi).
Verso l'anno 850 la zona fu abitata dai Saraceni, che lasciarono profonde tracce nell'architettura e nel dialetto locale. A ricordo dei loro villaggi arabi, i Saraceni denominarono il luogo Rabatana, da Rabat o Rabhàdi o Arabum.
La Rabatana, per l'ottima posizione di difesa, continuò a ingrandirsi anche sotto il dominio bizantino che nell'890 scacciarono i Saraceni.
Fino alla metà del XIX secolo è stato un centro popolato e importante, custode di tradizioni e propulsore di cultura. La Rabatana è diventata meta turistica soprattutto per via del poeta Albino Pierro, che ha fatto della Rabatana la fonte ispiratrice della sua poesia.
La Rabatana di Tursi è una meta molto affascinante, dal punto di vista storico, paesaggistico e culturale, infatti in questo quartiere possiamo individuare diversi punti di notevole interesse come la Gradinata della Rabatana, una strada panoramica molto ripida, di circa 200 metri, a strapiombo sui burroni sottostanti. Carlo Doria, nipote di Andrea Doria, signore di Tursi, nel 1600 la fece costruire a sue spese al posto di un pericoloso viottolo, con lo stesso numero di gradini di un suo Palazzo a Genova che in seguito denominò ‘Palazzo Tursi’.
La Chiesa di Santa Maria Maggiore, risalente al IX secolo, fu ricostruita sul vecchio edificio attorno al 1546.
Infine il Castello Gotico al centro della Rabatana: si tratta di resti e non di un castello perfettamente conservato. Alcuni scavi abbastanza recenti hanno portato alla luce resti e testimonianze importanti e significative sulla storia di questo primo insediamento.
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm