Craco, situata tra l’Appennino lucano e il mar Jonio e distante 50 km da Matera, è una suggestiva e spettrale città fantasma.
Nel 1963 una frana costrinse i suoi abitanti a rifugiarsi nel nuovo comune di Craco Peschiera e Craco vecchia, ormai abbondonata, è diventata negli ultimi anni una meta turistica molto amata da visitatori di ogni parte del mondo.
Craco è il simbolo di come una tragedia sia stata trasformata in risorsa la morte urbanistica in vita civile, la solitudine spettrale in aggregazione di massa.
L’interesse di tanti visitatori ha portato alle creazione del Museo Emozionale di Craco (MEC), allestito nell’antico monastero di San Pietro, che include una sala proiezioni e un archivio digitale storico, cinematografico e della memoria.
Oggi a Craco c’è anche un Atelier dell’arte e del Cinema, sorto nell’ex scuola, dove è possibile prendere parte a laboratori d’arte, del cinema, nonché degustare prodotti tipici. Vi è anche una foresteria di supporto per le attività artistiche creative.
Per visitare il paese in sicurezza sono stati creati due percorsi. Dal corso principale del paese si raggiunge il centro della città fantasma: nel percorso si incontrano diversi palazzi nobiliari attorno a cui si espandeva il borgo nel XV secolo. Fra questi spicca Palazzo Grossi, situato nei pressi della Chiesa Madre, che presenta affreschi a motivi floreali.
Un altro edificio degno di nota è Palazzo Carbone, uno storico palazzo di fine Quattrocento con un monumentale ingresso. Accanto a quello che un tempo era Palazzo Maronna svetta invece il torrione del XIII secolo, che domina il paese. Gli abitanti chiamano questa struttura il castello: ancora oggi è possibile ammirarne l'originale portale di ingresso e la torre.
Da una delle finestre del bastione è possibile ammirare il paesaggio dei calanchi.
In questa città fantasma notevole è anche il patrimonio artistico religioso che si può ancora osservare come il convento francescano con annessa la Chiesa di San Pietro Principe degli Apostoli, edifici che risalgono al 1630. Della chiesa è rimasta in piedi la zona dell'abside.
Un'altra struttura religiosa molto suggestiva è la Chiesa Madre dedicata a San Nicola Vescovo, che presenta un ingresso monumentale e un maestoso campanile coperto da una cupola sormontata da maioliche. A nord del paese fantasma di Craco, invece, si trova invece la Chiesa della Madonna della Stella, della prima metà del XVII secolo: di questo edificio oggi è ancora visibile l'altare maggiore in marmo intarsiato, la navata, il presbiterio e la facciata esterna con una porta in legno intagliato.
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm