Era il 1983 quando Constantin Udroiu, dissidente politico romeno e massimo esponente della pittura espressionistica bizantina contemporanea, avverso alla politica accentratrice del dittatore Nicolae Ceaușescu, in esilio in Italia, arriva a Satriano di Lucania su invito del Sindaco. Sono gli anni del post terremoto e l’Amministrazione Comunale dell’epoca sentiva l'esigenza di ricostruire non solo le strutture distrutte dal sisma ma lo stesso tessuto sociale. Vi era la necessità di tornare a vivere e a ritrovare l'entusiasmo della quotidianità, l'entusiasmo del riscatto.
L'amministrazione comunale, nel riaffermare l'onore, il prestigio e nel promuovere l’immagine dell'insigne compaesano Giovanni De Gregorio, pittore tra i più brillanti del 1600 e protagonista del manierismo napoletano e nel rilanciare l'attrattiva del borgo, dà vita ad una delle più belle esperienze artistiche, uniche in tutto il meridione d’Italia.
Di fronte ad una parete di una nicchia posta in prossimità del centro storico, Udroiu stende la sua prima linea di colore e realizza il primo murale della storia di Satriano: un Cristo seminatore in stile bizantino immerso nel contesto del panorama delle campagne satrianesi. Un'iniziativa che ha visto sin da subito la collaborazione dell’ARPEC (Associazione Arte per comunicare), la cui coordinatrice, la critica d’arte Marisa Russo, venne chiamata per lo studio e l’attuazione.
In quegli anni iniziò un lavoro che attirò l’attenzione anche delle testate giornalistiche nazionali, tanto che arrivarono a definire Satriano come la capitale dei Murales del Mezzogiorno.
Nel giro di pochi anni Satriano iniziò così a colorarsi di opere disegnate sulle facciate di case e palazzi a tracciare un viaggio per immagini nel tempo e nella memoria del borgo, infatti queste vere e proprie opere d’arte raccontano il fascino di una terra ricca di leggende e credenze magiche e svelano la storia e il carattere di un popolo e della sua cultura.
Nel paese oggi si contano circa 400 opere realizzate da artisti locali e non solo.
Le tecniche di realizzazione sono tra le più innovative che garantiscono una resistenza nel tempo della qualità delle opere.
A partire da maggio 2021 i Murales di Satriano appartengono al “Museo a cielo aperto dei dipinti murali di Satriano di Lucania", istituto dalla giunta comunale "come luogo di cultura pubblica permanente".
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm