Situate nell'Appennino lucano, le Piccole Dolomiti lucane costituiscono il cuore dell'omonimo parco naturale regionale (che si estende alle foreste di Gallipoli-Cognato). Tali montagne sono così chiamate in quanto le loro cime sono caratterizzate da alte guglie che ricordano alcune delle vette più note delle Dolomiti alpine, con forme così particolari da aver suggerito nomi molto fantasiosi. La nascita del gruppo montuoso, che domina la parte centrale della val Basento, risale a 15 milioni di anni fa.
Il punto più alto è quello del M. Caperino (1455 m) e del M. dell'Impiso (1319 m). Altre cime rilevanti sono l'Incudine, la Grande Madre e l'Aquila Reale, i picchi delle Murge di Castelmezzano e quelli del monte Carrozze.
A ridosso delle vette delle Dolomiti Lucane vi sono i Comuni di Castelmezzano e Pietrapertosa posti rispettivamente a 870 e a 1.090 metri sul livello del mare. Da questi paesi è possibile ammirare l’incredibile paesaggio delle Dolomiti nonché percorrere i numerosi sentieri con i quali raggiungere i posti più suggestivi.
Il territorio presenta un'alternanza di boschi di querce e picchi sui quali, nonostante la natura rocciosa degli stessi, riesce a prosperare una flora rara e interessante con specie vegetali peculiari come la valeriana rossa, la lunaria annua e l'onosma lucana.
La fauna, oltre ai cinghiali (numerosissimi), presenta una notevole varietà di volatili: nibbio reale, rondone, gheppio, corvo reale e falco pellegrino.
Il parco regionale di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane è un'area naturale protetta. Presso la sede, nel comune di Accettura, si trovano un museo naturalistico, un orto botanico, laboratori ed un centro informazioni. Il centro visite Pian di Gilio si trova nei pressi delle oasi faunistiche del daino e del cervo. Sempre nel comune di Accettura, lungo la via del Maggio, si trova il Museo dei culti arborei.
L'esigenza di tutelare i boschi di Gallipoli Cognato e le Dolomiti lucane era stata segnalata già nel 1971, quando il CNR aveva individuato il comprensorio come biotopo da salvaguardare. Venne allora istituita la riserva statale di Monte Croccia a tutela dell'area archeologica di Croccia Cognato, che conserva i resti di un insediamento preistorico degli antichi Lucani, databile tra il VI ed il IV secolo a.C.. Negli anni successivi furono presentate diverse proposte di legge per l'istituzione di un parco tematico ed i comuni interessati provarono a costituire un consorzio per l'istituzione di un'area protetta, ma il parco naturale venne istituito solo nel 1997.
Sui territori di Accettura, Calciano ed Oliveto Lucano si estende per circa 4200 ettari la foresta di Gallipoli Cognato, che parte dal fondovalle del Basento e arriva ai 1319 m s.l.m. del monte Croccia. In territorio di Accettura vi è anche il bosco di Montepiano, un'antica cerreta coltivata a bosco deciduo, che si estende per circa 800 ettari.
Ad Accettura si tiene ogni anno a partire dal giorno di Pentecoste la festa del Maggio, un tradizionale rito nuziale tra due alberi provenienti dal bosco di Montepiano e dalla foresta di Gallipoli Cognato. A testimonianza dell'importanza che i culti arborei hanno in questa parte di Appennino lucano, altre feste di sposalizio degli alberi vengono celebrate anche ad Oliveto Lucano, a Castelmezzano ed a Pietrapertosa.
Nei boschi di Gallipoli Cognato e di Montepiano la vegetazione si differenzia molto a seconda dell'altitudine. Al di sotto dei 1.000 m s.l.m. vi sono esemplari di melo selvatico e di acero, mentre al di sopra di tale quota domina il cerro, con presenze di carpino bianco, carpinella, agrifoglio e tiglio. Presso i corsi d'acqua è presente il frassino, mentre nelle zone dove la vegetazione è meno fitta ci sono numerose piante come i ciclamini, gli anemoni, le felci e la Knautia lucana, altra specie endemica.
Tra i mammiferi gli esemplari più importanti presenti nell'area del parco sono il lupo, la volpe, il tasso, l'istrice, il gatto selvatico, il cinghiale. Daini e cervi sono stati reintrodotti in un'oasi faunistica all'interno della foresta di Gallipoli Cognato. Il biacco ed il cervone sono i rettili più facili da incontrare.
Numerosi sono anche i rapaci: nibbi reali, falchi pellegrini, poiane e gheppi i più frequenti rapaci diurni, mentre tra i notturni vi sono la civetta, il gufo e l'allocco. Nei corsi d'acqua si possono incontrare vari tipi di rane, salamandre e tritoni.
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm