Secondo una tradizione la chiesa, dedicata a Santa Maria Assunta, fu ricostruita in stile romanico nel 988 da Giovanni principe di Salerno, dopo aver subito un grave incendio. Dopo un saccheggio nel 1133 fu ulteriormente ampliata.
La chiesa fu poi sostanzialmente rifatta in forme barocche nel Settecento e consacrata nel 1802. Solo il campanile, oltre alla cripta romanica, ha conservato il suo aspetto originario, romanico nella parte inferiore e gotico in quella superiore, con finestre bifore ed archetti pensili. La facciata si presenta in forme barocche napoletane, presenta pregevoli decorazioni nel portale e richiama l’impianto interno a tre navate. La pianta è a croce latina, con le tre navate suddivise da pilastri e che terminano con tre absidi, con il transetto sormontato da una cupola.
Tra le opere d'arte degne di menzione, vanno citate il fonte battesimale in marmo rosso e il Crocifisso ligneo della scuola del Donatello, entrambi del 1454. Degno di attenzione è, dietro l’altare maggiore, il coro ligneo, finemente intagliato e sormontato da un organo a canne dei primi dell’Ottocento, tuttora funzionante. Da notare anche alcune tele di scuola napoletana conservate nelle cappelle delle navate laterali.
Infine, su tutte, va citata la statua raffigurante Sant'Eufemia, patrona della città, che è stata attribuita dopo varie controversie ad Andrea Mantegna, pittore ed incisore Veneziano vissuto nel XV secolo.
La Cattedrale testimonia l’importanza della città nei secoli e, per le sue peculiarità architettoniche ed il valore delle opere conservate, rappresenta senza dubbio uno dei monumenti più significativi della Basilicata.
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm