Il castello di Melfi si colloca tra i più importanti castelli medievali d’Italia. I Normanni iniziarono a costruirlo alla fine dell’XI secolo e le dominazioni successive di Svevi e Angioini ampliarono quello esistente.
Eretto per scopi militari, è incentrato su un lungo muro di cinta con sparse 8 torri (tre di forma poligonale e cinque di forma rettangolare) con l'interno diviso in due grossi corpi. La forma del castello è un rettangolo irregolare (a causa della base su cui è stato eretto) dove si accede da un ponte in pietra che scavalca un profondo fossato. Si accede al cortile attraversando un grande portale del '700 dal quale è possibile vedere le scuderie ed i cortili dello Stallaggio e del Mortorio, di origine Angioina. È di notevole prestigio la Sala del Trono e la Sala degli Armigeri.
Il castello si erge imponente sul centro abitato. Tra gli otto torrioni spicca la famosa “Torre dell’orologio”, uno dei due bastioni che accoglie i visitatori al loro ingresso. La torre ospita al suo interno il “Sarcofago di Rapolla”, opera in marmo di grande pregio, creata da artisti dell’Asia Minore nel II secolo, recante sul coperchio una splendida figura di una donna distesa.
È tra queste mura che Federico II ha scritto un importante pezzo di storia, promulgando le “Costituzioni Melfitane”, la più grande opera legislativa del Medioevo.
Oggi il castello di Melfi è sede del Museo Archeologico Nazionale dove sono conservate le testimonianze relative allo sviluppo culturale dei siti indigeni dell'area del melfese che vanno dal VII-VI secolo a. C.
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm