Sospeso su un grande costone di roccia nei pressi dell’omonima frazione sorge il Castello di Castrocucco a Maratea in provincia di Potenza.
Le sue origini non sono molto chiare, molto probabilmente la costruzione è da far risalire al IX sec.
È noto poi che, tra la fine del XIV e l'inizio del XV secolo, il castello venne abbandonato. In seguito fu ceduto con l'annesso feudo, tra il 1470 e il 1660, prima ai nobili De Rosa e poi ai nobili Giordano.
Durante il XVI secolo fu ristrutturato e ingrandito e le sue mura furono modificate per ospitare delle bocche da fuoco. Dal 1664 fu tenuto dai Labanchi, famiglia di possidenti calabresi proveniente da Bisignano, che possedettero il castello e il suo territorio fino al XIX secolo.
Il castello di Castrocucco fu abbandonato nel XVII secolo pertanto presenta un pessimo stato di conservazione. Sono comunque ancora ben distinguibili alcuni elementi, come la porta di accesso, alcuni bastioni posti agli angoli della struttura e tratti del cinto di mura.
Il castello fu costruito per proteggersi dalle incursioni saracene che arrivavano dal mare, quindi la sua posizione è arroccata su una delle migliori zone di controllo, che rispondevano all'esigenza di difesa dei castellani e degli agglomerati retrostanti, inclusa la stessa Maratea.
Di notevole interesse sono le rovine di un antico borgo che sorgono nei pressi del castello. Secondo alcune ipotesi il borgo si sviluppò in seguito all'edificazione della struttura medioevale.
Sono presenti i resti di oltre 20 edifici, di una torre di guardia, delle mura di cinta e di una chiesa, che la tradizione popolare di Maratea vuole fosse dedicata a San Pietro. All'interno di questa si rilevano cripte e residui di antiche pitture, ancora parzialmente visibili malgrado la secolare esposizione alle intemperie.
Il sito è dal 2005 sotto la tutela del Ministero dei Beni Culturali e tutta l'area circostante è stata individuata quale Sito di Interesse Comunitario.
" There are many variations of passages of Lorem Ipsum available, but the majority have suffered alteration in some form, by injected humour "
" There are many variations of passages of Lorem Ipsum available, but the majority have suffered alteration in some form, by injected humour "
" There are many variations of passages of Lorem Ipsum available, but the majority have suffered alteration in some form, by injected humour "
" There are many variations of passages of Lorem Ipsum available, but the majority have suffered alteration in some form, by injected humour "
Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm