Si parte da Policoro e dalle sue spiagge sabbiose. Lasciando la stazione ferroviaria alle spalle si raggiunge Viale del Lido strada con spartitraffico centrale. Si svolta verso destra si attraversa il paese e si seguono le indicazioni Pane e Vino . Si svolta a sinistra passando tra le case oltre una torretta serbatoio di acqua seguendo la direzione SINNICA SS653 . Allo svincolo per la SS653 Sinnica procedere dritto passando sotto il ponte seguendo i cartelli Valsinni SS104. La SS104 attualmente a scarso traffico automobilistico unisce la costa ionica a quella tirrenica terminando il suo tracciato a Sapri in Campania. Si tiene la direzione per circa 9 km fino ad entrare a Valsinni alle cui spalle si erge il Monte Coppolo entrando di fatto nel territorio del Parco Nazionale del Pollino. Una sosta è consigliata per visitare il centro storico di Valsinni alla cui sommità si erge il castello dove nel Cinquecento visse la poetessa Isabella Morra e alla quale è dedicato il Parco Letterario che ha sede nel piccolo centro. Si procede per circa 13 km e si raggiunge un bivio: procedere a destra verso S. Giorgio Lucano. Si attraversa San Giorgio Lucano mantenendo la direzione principale su via IV novembre. Usciti dal centro abitato dopo circa 3 km occorre seguire i segnali Parco Nazionale del Pollino Terranova del Pollino. Siamo nella Valle del Sarmento torrente affluente del Sinni. Il paesaggio inizia a cambiare passando dalla bassa vegetazione mediterranea a quella tipicamente di media montagna. Aree attrezzate e strutture ricettive nei boschi consentono di vivere a pieno l’esperienza nel Parco. Dopo una breve discesa si raggiunge la valle. Seguire sempre le indicazioni Terranova del Pollino SS 92. Ora la salita si fa più impegnativa circa 22 km dal fondo valle con una pendenza media del 3 e un dislivello di circa 650 m t. La fine del percorso è fissata in prossimità del municipio di Terranova del Pollino 930 m slm .
Si parte da Accettura si esce dal paese in discesa e subito dopo il ponte sulla Salandrella incomincia una salita impegnativa di circa 7 km 6 dislivello 375 mt fino allo scollinamento in prossimità di Caserma Palazzo dove ha sede il Centro Direzionale del Parco. Si continua su questa strada in una bella e pedalabile discesa coperti dagli alberi scorgendo il profilo delle cime. Arrivati a valle si risale in direzione di Pietrapertosa sulla SP13. La salita di circa 10 km ora è abbastanza pedalabile 5 con bei tornanti che accarezzano la montagna offrendo panorami spettacolari nel cuore del Parco. A destra si intravede Castelmezzano. Si giunge a Pietrapertosa in prossimità del piccolo parcheggio destinato agli autobus. Uscendo dal paese prendere la direzione Accettura e al bivio proseguire in salita a sinistra in direzione Accettura Montepiano. Il percorso consente di passare per il maestoso bosco e ritornare ad Accettura dopo uno scollinamento a oltre 1000 mt di altezza.
Si parte dalla stazione FAL in Piazza Matteotti. Ci si dirige verso Via Don Minzoni e dopo circa 100 m si svolta a destra immettendosi in su Via Lucana. Si procede fino al termine della salita quando giunti ad un bivio si svolta a destra in direzione Ospedale Potenza Montescaglioso . Dopo circa 300 m alla rotatoria dell’ospedale bisogna fare un’inversione ad U dirigendosi verso un’abitazione di colore rosso oltrepassarla a destra e prendere Via Montescaglioso. Inizia finalmente una lunga e pedalabile discesa che costeggiando il torrente Gravina nascosto nel canyon giunge nelle vicinanze di Montescaglioso. Durante il tragitto è possibile fermarsi al Centro visita del Parco Murgia di Pianelle e di là muoversi lungo alcuni sentieri per esplorare chiese anfratti e testimonianze di antiche vestigia. A 10 5 k m dalla partenza dopo avere oltrepassato Parco dei Monaci l’itinerario procede dritto in direzione Metaponto. Dopo una ripida discesa la strada serpeggia dolcemente tra le colline e continuando a seguire le indicazioni per Metaponto si giunge ad un incrocio a T entrando per qualche chilometro in Puglia. Si svolta a destra in discesa direzione Taranto. Altri 3 5 km e si prosegue dritto in direzione SS106 fino a raggiungere la statale Jonica . Dopo 4 km si giunge nel piccolo centro abitato di Metaponto Borgo dove non bisogna perdere la visita al Museo Archeologico ricco di resti che vanno dal VII al III secolo a.C. e testimoniano il periodo della Magna Grecia. L’itinerario arriva alla stazione ferroviaria da cui parte una pista ciclabile che porta verso il mare.
Punto di partenza del tour è il castello Pirro del Balzo di Venosa. Lasciando il castello si pedala sulla SS168 in direzione Melfi. Dopo circa 8 5 km si gira a sinistra verso la SP Piano del Cerro e dopo circa 8 km si giunge a Rapolla. Suggestiva la panoramica sulle cantine scavate nel tufo vulcanico. Il centro è rinomato soprattutto per la produzione di un buon olio extravergine di oliva e come il resto dei comuni della zona per la produzione di Aglianico oltre che per la presenza di un piccolo centro termale. Si arriva in prossimità del monumento ai Caduti dove è presente una rotatoria. Si prosegue sulla SS93 direzione Barile distante appena 6 km. Arrivati a Barile si prende a sinistra la deviazione per il centro storico e le cantine. Barile è parte integrante come Rapolla dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio e dell’Associazione Nazionale Città del Vino. Nella parte periferica si trovano le cosiddette Seshe grotte scavate nel tufo realizzate dai primi immigrati albanesi al giorno d’oggi usate per conservare il vino. Le Seshe sono visibili nel film di Pier Paolo Pasolini ll Vangelo secondo Matteo . Nelle cantine vengono anche organizzati eventi e manifestazioni legate al vino Aglianico e ai prodotti tipici locali. La tappa successiva è Rionero in Vulture dove ci sono altre cantine di vino Aglianico che è possibile visitare su prenotazione. Dopo aver lasciato Rionero si prende una discesa che dopo 8 km porta a Ripacandida. Da non perdere gli affreschi all’interno della Chiesa di San Donato che raccontano scene del Vecchio e Nuovo Testamento. Si attraversa Ginestra altro centro arb resh e si percorrono gli ultimi chilometri in salita per rientrare a Venosa.
Partendo dalla stazione FS di Melfi girare a sinistra in discesa in direzione di Foggia Monticchio Laghi. Alla rotatoria girare a sinistra salendo sul cavalcavia. La salita è abbastanza pedalabile tra campi di grano e alberi di olive fino a raggiungere la frazione di Foggianello. Dopo alcuni chilometri di saliscendi si arriva al bivio che porta ai Laghi di Monticchio antichi crateri di un vulcano spento. Da visitare l’Abbazia S. Michele Arcangelo edificata nell’VIII secolo d.C. davanti ad una grotta scavata nella roccia dai monaci. L’abbazia costituita da diversi piani ospita il Museo di Storia Naturale del Vulture. All’interno del Museo interattivo è possibile ripercorrere la storia naturale del Vulture la storia del vulcano fin dalla sua formazione 750.000 anni fa della sua flora e fauna. Rimanendo sulla strada principale si raggiunge l’area pic nic del Lago Piccolo ci sono alcuni bar e ristoranti . Si riparte in direzione Rionero tra i tornanti circondati da alberi maestosi. Dopo circa 4 km si raggiunge la cima più alta della tappa 865 m.s.l.m. Appena dopo lo scollinamento uscire a destra in discesa verso Atella S.Andrea di Atella. La discesa tra masserie e campi di grano porta ad Atella. Da visitare la cattedrale trecentesca dedicata a S. Maria ad Nives. Ottimi prodotti da forno nei panifici del centro . Attraversata la valle si arriva al Castello di Lagopesole che si erge maestoso su tutta la valle. Costruito da Federico II su un preesistente fortilizio e utilizzato come sede per le battute di caccia oggi ospita un museo multimediale che narra la storia dell’imperatore svevo. Dopo aver raggiunto il borgo rurale Piano del Conte si oltrepassano gli 814 m s.l.m nei pressi di Scalera . Dopodich la strada inizia una graduale discesa verso Rionero e Barile dove è d’obbligo la sosta in una cantina delle numerose cantine di vino Aglianico DOC presenti. Sulla strada che da Rapolla va a Melfi a circa 1 km dal centro federiciano svoltando per il cimitero comunale si raggiunge la Chiesa rupestre di Santa Margherita interessante per il numero di affreschi presenti. Assolutamente da non perdere il centro storico di Melfi e il Castello Normanno Svevo sede del Museo Archeologico Nazionale del Melfese.