Visita Basilicata: archeologia

Archeologia Metaponto

Metaponto

Bernalda


Metaponto è sicuramente una delle zone archeologiche più importanti della Basilicata. La città antica fu fondata da coloni greci provenienti dall’Achea intorno al VII secolo a.C. in una zona fertile fra i fiumi Bradano e Basento diventando subito centro nevralgico della Magna Grecia. Oggi è un’ area ricca di importanti testimonianze archeologiche. Quando i pitagorici vennero scacciati da Crotone Pitagora scelse Metaponto per continuare i propri insegnamenti. Il simbolo di Metaponto e del suo parco archeologico sono senza dubbio le Tavole Palatine. Del tempio di Hera moglie e sorella di Zeus eretto nel VI secolo in stile dorico rimangono ben 15 colonne che lo rendono una fra le maggiori testimonianze di culto della Magna Grecia. Oltre alle Tavole Palatine nel Parco Archeologico sono visibili i resti dei templi di Apollo Licio Afrodite e Atena parte dell’agorà il quartiere artigianale per la produzione delle ceramiche kerameikos ed il grande asse viario nord sud plateia . Poco distante si può ammirare anche l’Agorà dedicata a Zeus sede degli edifici pubblici destinati a riunioni e incontri e il grande teatro con cavea semicircolare. I reperti rinvenuti non solo nell’area del parco archeologico ma anche in altre zone del Metapontino sono custoditi nel Museo Archeologico Nazionale di Metaponto

Archeologia Sito Paleolitico di Notarchirico

Sito Paleolitico di Notarchirico

Venosa


Sito archeologico di età preistorica sorge a meno di dieci chilometri dalla cittadina di Venosa. L area comprende un antico insediamento paleolitico. L attività umana nella zona è testimoniata da 11 livelli stratificati comprendenti un periodo da 600.000 a 300.000 anni fa caratterizzati dalla presenza di numerosi utensili in pietra. È stato inoltre rinvenuto nella zona un frammento di femore di un individuo di sesso femminile di Homo erectus chiamata Marpi databile a circa 300.000 anni fa. La maggior parte dei reperti sono esposti al Museo archeologico nazionale di Venosa. Le ricerche condotte in quest’area hanno evidenziato la presenza di diverse specie animali. Erano diffusi grandi mammiferi come elefanti ippopotami bisonti e cervidi oltre a diversi roditori che forniscono importanti indicazioni paleoambientali e cronologiche. Inoltre a Notarchirico è stato possibile identificare per la prima volta la presenza della bertuccia un primate largamente diffuso in Europa durante il Pleistocene.