Premiato dal maestro Iginio Massari, il lievitista acheruntino entra nell'Olimpo della pasticceria
Quello di Vincenzo Tiri è ormai un nome conosciuto nell'ambito della pasticceria. Il suo panettone - il “Panettone Tiri”, appunto - è attualmente il più premiato d'Italia e il suo ideatore è ricercatissimo nelle accademia di pasticceria italiane e straniere. Lo scorso 5 ottobre, però, è accaduto qualcosa di davvero importante per il lievitista acheruntino, per il suo prodotto e per il suo team. Al Base di Milano, è avvenuta la consacrazione del pasticcere. Vincenzo Tiri è stato premiato per mano del maestro Iginio Massari, considerato il più grande Maestro Pasticciere italiano del mondo, il quale gli ha conferito la Word Pastry Star, la stella più ambita della pasticceria mondiale. Assieme al maestro bresciano, sul palco erano presenti Sabrina Dellagiovanna, Marketing and Sales manager di Molino Dallagiovanna, un'azienda che da due secoli si occupa della produzione e dello studio delle migliori farine.
Vincenzo Tiri ha realizzato ed esposto la sua relazione dal titolo “L’iper-specializzazione come fattore di business: un nuovo concetto – vincente – di Pasticceria con solo lievitati e panettone tutto l’anno”, dove ha analizzato tutti gli aspetti della sua azienda che negli ultimi anni ha aumentato notevolmente i suoi introiti. L'analisi ha toccato molti punti del business, partendo dalla brand identity e toccando argomenti come la mission, la storicità dell'azienda e la comunicazione.
La storia del brand Tiri parla da sola. La famiglia del pasticcere acheruntino produce lievitati da più di 70 anni. «Una specialità che mi ha contagiato fin da bambino, facendo nascere in me quella che possiamo definire una vera ossessione per il panettone», ha commentato il pastry chef, «da qui l'idea di creare una pasticceria che fosse il tempio del panettone e dove fosse possibile gustarlo indistintamente a Natale, Carnevale o Ferragosto», conclude. Da qui l'idea del Tiri Bakery & Caffè, la prima pasticceria al mondo di soli dolci lievitati. Un'idea che all'epoca venne definita follia e che oggi ha permesso al suo ideatore di ricevere un riconoscimento da Industria Felix come miglior performance di bilancio di un'impresa a conduzione under-40.
La relazione dello chef è stata molto apprezzata anche dalla critica e si è conclusa con una nota di ringraziamento alla famiglia, che lo ha sostenuto durante le sue fatiche, e con un'altra concernente l'importanza della motivazione sul lavoro, il 'motore immobile' del successo.
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm