50 Artisti da 11 Paesi del Mondo articolati in quattro sezioni di concorso
Il suggestivo e millenario castello di Monteserico a Genzano di Lucania ospiterà dal 16 settembre Common Ground, la mostra che raccoglie le opere finaliste del Mediterranean Contemporary Art Prize 2021 indetto da Porta Coeli Foundation con lo scopo di promuovere e valorizzare l’Arte Contemporanea quale vettore di sviluppo sociale e culturale. Il Premio, con cadenza biennale, nasce per garantire al fenomeno dell’arte contemporanea un ruolo rilevante nell’ambito delle iniziative europee, di grande interesse artistico e culturale, che vedono protagoniste la città di Matera e la Basilicata.
Il tema scelto è Common ground: il “terreno comune” è quel luogo metaforico in cui si incontrano le divergenze, in cui si cerca il dialogo e la negoziazione di una comunanza, un luogo in cui entità che si riconoscono diverse trovano la praticabilità di una vita comune, di un incontro consensuale anche se non privo di conflitti, asperità e compromessi.
Oltre 50 artisti provenienti da 11 paesi del mondo si ritroveranno nel paese lucano dove il 26 settembre è prevista la premiazione. La mostra è organizzata con il patrocinio di Comune di Genzano di Lucania, Comune di Vicchio e Università Popolare degli Studi di Milano, in collaborazione con Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio della Basilicata e Pro loco di Genzano di Lucania.
Il format si pone come momento di incontro e confronto tra le opere ed il pubblico, lo scopo è quello di creare reali opportunità di scambio e connessione che per la Fondazione si rivela eccezionale strumento per entrare a conoscenza, tra gli altri aspetti, del lavoro di artisti lucani che non hanno mai avuto opportunità o avvertito necessità di interloquire col territorio di provenienza.
Gli artisti in mostra provengono da Italia, Germania, Austria, Regno Unito, Grecia, Cina, Taiwan, Iran, Argentina, Stati Uniti, Libano.
Significative sono le location che di volta in volta vengono scelte per ospitare l’evento, luoghi che furono tanto cari a Federico II di Svevia, lo Stupor Mundi, il primo ad intuire in epoca medievale il concetto della universalità del sapere umano, capace di evolvere solo grazie al contributo paritetico dei differenti saperi identitari.
La prima edizione del premio si è svolta nel 2019 presso il Castello di Lagopesole: un’esperienza che ha richiamato attenzioni oltre le aspettative e che ha coinvolto in un prototipo di comunità artistica temporanea artisti e visitatori provenienti da ogni angolo del pianeta, in un luogo di eccezione riportato a nuova meritata centralità.
Il Castello di Monteserico, che quest’anno ospiterà il format, sorge su uno dei primi terreni di scontro e incontro tra Normanni e Bizantini, in un punto di snodo tra Nord ed Est Europa che ha cambiato i destini dell’umanità.
Le sezioni di concorso sono: Pittura, Scultura e Installazione, Fotografia e Video-Arte, Grafica e Illustrazione.
Nei dieci giorni del premio si riporterà quindi il castello all’attenzione della comunità e del territorio, anche grazie all’apporto di visite mirate sul territorio per gli artisti partecipanti ed eventi aperti al pubblico
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm