Si tratta di Michele Lupo e Teresa D'Oronzio, fondatori dell'Associazione Gian Franco Lupo “Un sorriso della vita” - OdV
Lo scorso 29 novembre due cittadini lucani, Michele Lupo e Teresa D'Oronzio, si sono recati a Roma, presso il Quirinale, per ricevere l'onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana da parte del Capo dello Stato Sergio Mattarella. I due sono i fondatori dell'Associazione Gian Franco Lupo “Un sorriso della vita” - OdV che da circa vent'anni organizza e sostiene azioni di volontariato a supporto della sanità lucana.
Il lavoro di Michele e Teresa nasce dall'esperienza della famiglia originaria di Pomarico, che ha inizio nel 2003, quando Gian Franco, di 10 anni, viene colpito da una leucemia linfoblastica acuta. Dopo otto mesi di cure al Policlinico di Bari, Gianfranco e la sua famiglia si trasferiscono nel moderno centro di ematologia pediatrica di Monza, in Lombardia, perché al Sud non esistevano centri per effettuare il trapianto di midollo osseo.
Dopo un anno dalla scomparsa di Gian Franco, nel 2005, la famiglia non si chiude nella giustificabile disperazione del momento ma, con il sostegno degli amici, fonda l'Associazione Gian Franco Lupo - “Un sorriso alla vita” che da allora ha messo in piedi numerosi progetti di solidarietà che nemmeno la pandemia è riuscita a fermare. Quasi la metà del denaro raccolto nel 2020 è stato messo a disposizione per sostenere le strutture sanitarie lucane e circa il 21% è andato a sostegno di un progetto di ricerca della Regione Veneto. Da diversi anni, poi, l'Associazione si impegna a sostenere i piccoli pazienti oncologici lucani: ad oggi la somma impiegata allo scopo ha toccato gli 80mila euro.
Da quando è nata, l'Associazione ha finanziato progetti per oltre un milione e 270mila euro non solo nella formazione e nell'informazione ma anche in ambito socio-culturale, sostenendo la sanità lucana e non solo, dato che Michele e Teresa hanno messo in piedi iniziative anche in Kosovo, India e Burkina Faso. Un altro importante tassello dell'attività di questa associazione sta nella ricerca, attraverso collaborazioni di lunga data con i ricercatori delle università italiane. Ad esempio, uno dei tanti lavori compiuti riguarda l'asparaginasi e un farmaco, usato contro la leucemia linfoblastica acuta - la stessa terribile malattia che colpì il piccolo Gianfranco - non efficace per il 10% dei pazienti. Oggi, grazie a un piccolo cambiamento nella sequenza, esiste una versione migliorativa del farmaco. E il merito va anche a coloro che hanno sostenuto fin da subito questa ricerca, cioè Michele, Teresa e la loro associazione.
Per questi motivi l'onorificenza che hanno ricevuto dal Presidente della Repubblica rappresenta un riconoscimento più che meritato. I due, sui loro canali social, hanno condiviso con amici e conoscenti l'emozione del momento commentando: «inutile dire che siamo molto emozionati per questo riconoscimento che mai avremmo pensato di ricevere»; e ricordando la loro esperienza, la quale ha rappresentato il motore attorno a cui si è sviluppato tutto il progetto hanno aggiunto: «se ciò è potuto accadere lo dobbiamo in primis a Gian Franco, che sicuramente ci ha dato la spinta e la forza necessaria per far nascere l’Associazione che porta il suo nome e che opera ormai da 17 anni nel mondo del volontariato a sostegno della sanità lucana e non solo, della ricerca scientifica e della solidarietà senza confini».
Michele e Teresa hanno chiuso il loro messaggio ringraziando tutti i sostenitori dell'Associazione e dedicando l'onorificenza a chi «con abnegazione e nel silenzio» lavora al loro fianco «sempre con lo stesso entusiasmo».
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm