Colobraro sorge tra i monti del Parco Nazionale del Pollino e il mar Jonio. Notizie inerenti alla sua esistenza risalgono al medioevo. Il Castello infatti, di cui restano pochi ruderi, risale al XIII secolo ed è stato dimora di numerosi feudatari che si sono succeduti nella storia del paese, dai Sanseverino, ai Poderico e ancora dai Pignatelli ai Carafa, fino ai Donnaperna.
Colobraro, negli ultimi anni, è salito alla ribalta della cronaca a causa della “nomea” di comune che “porta sfortuna”, una fama che risale a prima della seconda guerra mondiale e che per anni ha condizionato negativamente la vita dei cittadini di questo luogo. Il paese è definito “Quel paese” in modo scaramantico più che dispregiativo. E’ l’innominabile, appunto per la credenza superstiziosa che la semplice evocazione del nome porti sfortuna.
A partire dal 2010 l’intera comunità di Colobraro ha deciso di esorcizzare questa credenza nera e di trasformare tutto questo in opportunità di sviluppo per il territorio istituendo una manifestazione chiamata “Sogno di una notte a….Quel paese” convincendo gli abitanti dei paesi vicini, e coloro che vengono da fuori regione, che la superstizione non fa male a nessuno ma è solo parte di un patrimonio folkloristico da custodire e tramandare.
La festa patronale, invece, si tiene il 24 maggio in onore di San Nicola.
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm