Calvello è un comune della provincia di Potenza dell’Appennino lucano.
Il nome deriva dalle parole latine “caro” e “vellus”, cioè carne e lana, simboli che compaiono anche nello stemma del paese.
Il paese è famoso per una consolidata tradizione di ceramica artistica. La storia vuole che nel 1200 i monaci benedettini di Faenza introdussero l’arte della lavorazione dell’argilla. Da allora questa tradizione non è mai cessata, anzi è stata tramandata di generazione in generazione fino a giungere ai giorni nostri.
Gli artigiani erano chiamati “faenzari” e nei laboratori rionali utilizzavano torni rudimentali azionati a piede, manipolavano l’argilla ricavata dal terreno e gli oggetti così creati venivano decorati e cotti nei forni.
La particolarità dei manufatti è data dai disegni raffiguranti un uccello immaginario con il corpo di un passero e la coda di un pavone circondato da ghirlande di fiori e decori dove a dominare sono i colori del verde dei boschi e il giallo dei campi di grano.
A partire dall’XI sec. il borgo ha avuto un notevole sviluppo economico, sociale e culturale favorito dall’orografia e dalla collocazione dei due poli, uno laico-feudale a monte e l’altro religioso a valle. A monte sorge il Castello Carafa-Ruffo, di età normanna, che ospita al suo interno il Museo delle Ceramiche di Calvello con annesso un laboratorio didattico di ceramica.
Interessante è il ponte vecchio di Sant’Antuono sul torrente La Terra, una costruzione in pietra del XIII secolo, dalle fondamenta ben solide e ad arcata unica, tecnicamente perfetta, armoniosa e funzionale.
Calvello sorge ai piedi del Monte Volturino e il suo territorio è ricco di verde e di sorgenti d’acqua. È una zona particolarmente adatta per gli amanti del trekking o della mountain bike.
D’inverno non manca la neve nel paese e infatti diventa anche una meta turistica per gli amanti dello sci.
Il calendario degli eventi nel paese ad agosto è veramente molto ricco e variegato, è un mese pieno di appuntamenti, si parte dalla Rassegna Internazionale del Folklore, a seguire la sagra R lu Fruciedd, un piatto tipico della tradizione culinaria calvellese e per finire il famoso Festival della Canzone Napoletana.
La festa patronale è in on ore di San Nicola di Bari il 6 dicembre.
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm