Le origini di questo piccolo comune della provincia potentina sono remote e si presume che venne edificata sulle rovine di Numistrone, l’antica città lucana distrutta nella battaglia combattuta nella zona tra Annibale e Marcello nel 210 a.C.
Il periodo di maggiore sviluppo si ebbe durante la dominazione normanno-sveva e fino all’età rinascimentale. A memoria di questo periodo c’è il Castello Aragonese, la cui costruzione impiegò diversi secoli e che venne completato solo nel 1567. Oggi dell’imponente struttura restano solo il portale e due delle quattro torri originarie.
Importante dal punto di vista architettonico e culturale è la Chiesa madre dedicata a Santa Maria Assunta. Questa chiesa ha una lunga storia, la sua costruzione risale al 1200, andò completamente distrutta dal terremoto del 1694 e nel corso dei secoli ha subito un notevole restauro che ha visto la partecipazione di tutta la cittadinanza. La chiesa custodisce le reliquie di San Pio Martire, infatti secondo una leggenda verso il 1000 una signora romana portò dalle catacombe, in una urna ricoperta da una sottile rete metallica, lo scheletro di San Pio Martire, glorioso difensore della cristianità, che divenne il secondo Patrono di Bella dopo san Giuseppe.
Bella sorge nel cuore del Marmo Platano Melandro ed è circondata da boschi che offrono l’opportunità al visitatore di intraprendere passeggiate alla scoperta di una natura ancora incontaminata e di scoprire le fonti di acque minerali sulfuree che si trovano in località San Cataldo di Bella.
Ogni anno a Bella si svolge il “Bella Basilicata Film Festival” che vede la partecipazione di volti dello spettacolo e del giornalismo nazionale ed internazionale.
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm