Nata nel Medioevo e passata attraverso le varie dominazioni che caratterizzarono l’Italia meridionale, Avigliano fu, nel XIX sec. uno dei centri protagonisti delle vicende che caratterizzarono il Brigantaggio. Fu nei dintorni di Lagopesole, frazione di Avigliano, che sorsero i primi e più importanti nuclei, comandati da Carmine Crocco di Rionero in Vulture e da Giuseppe Nicola Summa, più noto come Ninco Nanco, di origine aviglianese. Tuttavia ad Avigliano i contadini e gli artigiani si riunirono ai borghesi respingendo nel 1861 la banda di Crocco dall'ingresso nel paese.
Oggi Avigliano è famosa, in Basilicata e non solo, per alcuni elementi legati alla tradizione culinaria. Tipiche sono la strazzata, focaccia a ciambella con pepe e la carchiola, focaccia azzima con farina di mais cotta in camino. Tipica è anche la fucuazza, tradizionale focaccia cotta a legna. Importante e molto presente nella gastronomia locale è il baccalà, protagonista di ricette come il baccalà aviglianese, con peperoni cruschi, aglio e prezzemolo o le polpette di baccalà e patate, aromatizzate con peperone crusco in polvere.
Il 15 giugno i circa 11.000 abitanti festeggiano il Santo Patrono, San Vito.
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm